Nel locali del Buc Machinery in via dell'Università. Tecnologie e innovazione per le imprese curate da due Università e otto imprese
Lavoro e ricerca. Il Laboratorio di ricerca per l'innovazione di Fermo è realtà.
Stamattina l'apertura, alla presenza del Sindaco Paolo Calcinaro, degli assessori Annalisa Cerretani e Ingrid Luciani, dei Magnifici Rettori Gian Luca Gregori della Politecnica delle Marche e Claudio Pettinari dell'Università di Camerino, oltre che a rappresentanti delle aziende manifatturiere che hanno aderito al bando e al progetto.
Nell’ambito degli ITI Urbani “Fermo 0-99+” è stata finanziata con risorse a valere sul POR FESR 2014-2020 asse I az. 2.1 l’attuazione del progetto FERMO TECHnology lab for “Made in Italy”, piattaforma di Ricerca Integrata e Collaborativa, il cui asset di riferimento è il Laboratorio che ha un sua propria sede fisica provvisoria, in attesa che siano completati i lavori di recupero dell’Ex Mercato Coperto, all’interno dei locali siti in Via dell’Università, 16 (Buc Machinery) nel centro storico di Fermo.
All’interno del Laboratorio operano i partner di progetto, ovvero i gruppi di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Ateneo di Camerino, oltre a ricercatori di imprese leader a livello nazionale nei settori dell’Hi-tech e imprese manifatturiere del Fermano quali More srl, capofila dell’ATS, Morphica srl, Santoni srl, Vega srl, Bros Manifatture srl, Savelli Ascensori srl, Valtenna srl, Elisabet srl.
Questo laboratorio si prospetta come un hub virtuoso non solo per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative a favore delle imprese del territorio, ma anche come centro di progettazione della ricerca industriale in contesti nazionali ed europei, nonché come strumento di valorizzazione di giovani ricercatori locali e di start up innovative.
A tal fine l’Università Politecnica delle Marche sostanzierà il suo apporto al Laboratorio anche mediante il coinvolgimento di sei ricercatori che saranno stabilmente impegnati nelle attività della piattaforma, così come pure la capofila More srl, e le aziende Morphica srl, Santoni srl e Vega srl che vi insedieranno una propria unità locale.
IL LABORATORIO
Tra le finalità strategiche del progetto FERMO TECH, vi è l’attivazione di un Laboratorio Avanzato, che viene oggi insediato nel Comune di Fermo presso i locali del BUC Machinery, locali concessi in comodato d’uso ai partner del progetto stesso dal dall’ente Comune di Fermo.
I protagonisti dell’insediamento del laboratorio, in questa fase iniziale, sono alcuni partner del progetto, ovvero i gruppi di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Ateneo di Camerino, ed il personale delle imprese “produttrici” di tecnologia nei settori dell’Hi-tech e manifatturiere del Fermano quali More srl, capofila dell’ATS, Morphica srl, Santoni srl, Vega srl.
Nel Laboratorio saranno studiate, sviluppate e sperimentate soluzioni IT digitali innovative
A disposizione delle imprese del territorio per le attività di ideazione, prototipazione e sviluppo e commercializzazione dei nuovi prodotti Made in Italy (calzature, abbigliamento, meccanica, meccatronica, accessori, gioielli, arredamento, packaging)
In particolare Il laboratorio è operativo nei domini di:
A. Tecnologie di Extended Reality: per Extended Reality (XR) si intende l’intero continuum della realtà, a partire dal quella totalmente “reale” per finire alla completa “virtualità” della stessa (Augmented Reality o AR, Mixed Reality o MR, Virtual Reality o VR). Le tecnologie hardware e software abbinabili al dominio XR comprendono (tra gli altri) visori, smart glasses, sistemi proiettivi, applicativi interattivi o middleware avanzati, ambienti web immersivi e collaborativi. Attraverso l’uso di tali tecnologie è possibile “estendere” la fruizione della realtà così come la conosciamo, superando i limiti fisici della stessa e consentendo di massimizzare i risultati e ottimizzare i costi per tutta una serie di ambiti applicativi che vanno dal marketing (virtual showroom, ecc.), all’engineering (design review, ergonomica, qualità percepita, ecc.), al training, per finire ad aree nevralgiche come il medicale e il settore dei beni culturali.
B. Tecnologie avanzate di Prototipazione (virtuale e fisica): trattasi di tecnologie software per poter realizzare un modello virtuale del prodotto in grado di permettere la simulazione realistica del prodotto stesso durante la sua ideazione e progettazione; per verificare ancora meglio le soluzioni progettuali si possono usare sistemi di stampa tridimensionale che permettono di costruire il prototipo del prodotto con materiali simili a quelli finali, senza costi di attrezzaggio e in modo rapido.
C. Data Science: con tale denominazione si intende quella disciplina che mette insieme Intelligenza Artificiale, Statistica, Matematica e Informatica per poter gestire grandi quantità di dati (big data) al fine di estrarre da essi conoscenza utile per supportare coloro che devono prendere le decisioni dando loro un quadro preciso e oggettivo dello scenario passato, presente e futuro.
Nei primi mesi di progettazione sono state svolte le seguenti attività:
Tali attività proseguiranno per i prossimi 6-8 mesi.
I servizi erogabili potranno essere:
Come da previsioni del piano di sviluppo, il percorso operativo del Laboratorio sarà qualificato anche attraverso le seguenti attività:
tale operatività potrà essere significativamente sostanziata dalla costituzione della società di scopo che avrà tra i suoi soci fondatori anche gli attuali “partner investitori” nel Laboratorio.