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lunedì 14 novembre 2016
Eventi sismici ottobre 2016: il punto sulla gestione dell'emergenza a Fermo

Il Sindaco Calcinaro: "Fermo fuori dal cratere, ma se vedremo situazioni analoghe alla nostra che verranno inserite ci faremo sentire".

“Un difetto d’istruttoria non può esser un presupposto per un’esclusione senza criterio”. Parole del Sindaco Paolo Calcinaro, dopo aver letto il recente decreto del Governo sul terremoto che esclude Fermo dal cratere e nel fare un punto della situazione nella gestione dell’emergenza terremoto dal 26 ottobre ad oggi in città.

 

“Siamo stati impegnati a risolvere i problemi dei cittadini rispetto a promuovere l’immagine della città in sé. Io del resto -  aggiunge il primo cittadino fermano - non ho ricevuto comunicazioni ufficiali sul cratere: questo mi fa pensare che non può essere così e voglio fare un passo avanti: Fermo non deve essere nel cratere, lo meritano Comuni e borghi in cui ci sono state case crollate, imprese bloccate ed il blocco delle funzioni essenziali. Fermo non deve vivere il terremoto come cratere, questa regola però deve valere per tutti. Se vedremo – ha detto il Sindaco – situazioni analoghe a Fermo che, per motivi che sfuggono alla logica reale, verranno inseriti nel cratere, lo denunceremo in modo forte e sentito, non staremo a guardare. Io voglio alleggerire il più possibile le difficoltà che i cittadini fermani stanno vivendo. Fermo -  ha detto -  è l’unico Comune che non ha ricevuto la visita o l’interlocuzione con il Commissario Errani”.

 

“Per Comuni come il nostro era necessaria una disciplina conforme e adeguata a quanto avvenuto a Fermo, era necessaria una distinzione fra una ricostruzione pesante ed una leggera – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici ed alla Protezione Civile Ingrid Luciani – purtroppo non saremo fra i primi a ricevere tecnici agibilitatori perché dovranno recarsi in zone con danni più gravi. Per Comuni come il nostro erano necessario procedure più snelle”.

 

“Oggi intanto – ha aggiornato il Sindaco Calcinaro – come annunciato è operativa la ditta che sta provvedendo a mettere in sicurezza la torre campanaria di San Zenone, ieri sono state asportate le campane da Santa Caterina da parte dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali”.

 

Sindaco che ha fornito anche i primi dati (aggiornati ad oggi) sulla gestione dell’emergenza a Fermo: 854 segnalazioni pervenute ad oggi al Centro Operativo Comunale (che continuano a pervenire); 391 sopralluoghi fatti dal Comune; 105 ordinanze sindacali (fra edifici pubblici, privati, scuole, sospensione attività didattica, chiese ed edifici di culto, zona rossa di Piazzetta); 620 gli studenti delle scuole di pertinenza comunale trasferiti (circa mille in totale se si considerano anche quelli frequentanti scuole di pertinenza provinciale); assistenza a circa 1.000 sfollati provenienti dal Maceratese (circa un centinaio quelli di Fermo) ospitati nelle strutture ricettive di Lido di Fermo e Camping di Marina Palmense (313 negli hotel e 646 nei camping).

 

“A partire dalla scossa del 24 agosto, il Servizio Comunale di Protezione Civile si è occupato del presidio del Centro Operativo Comunale della Città di Fermo, di attività di ricognizione sul territorio in supporto ai tecnici comunali - ha dichiarato Francesco Lusek, responsabile del Servizio di Protezione Civile del Comune di Fermo - è intervenuto a due ore dalla prima scossa a Pescara del Tronto con un team specializzato nella ricerca di vittime sotto macerie e ha inviato personale per l'allestimento del campo di Montefortino e Montemonaco. Nelle settimane successive, i volontari fermani si sono alternati presso le tendopoli di Arquata del Tronto svolgendo attività di coordinamento e segreteria, assistenza agli sfollati rimasti nelle frazioni, allestimento strutture logistiche e loro manutenzione, supporto psicologico, gestione magazzino aiuti. Dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre, l'impegno degli operatori della Protezione Civile Comunale si è concentrato nel Comune capoluogo con interventi di recupero dei beni delle famiglie sfollate, supporto nei sopralluoghi tecnici, allestimento aree di accoglienza in via Leti, distribuzione aiuti agli sfollati provenienti dal maceratese, assistenza psico-sociale. Al di là dell'impegno sul territorio comunale, è stato fornito sostegno nell'evacuazione dei centri di accoglienza ad Arquata del Tronto. Sono stati effettuati interventi, inoltre, in aiuto ai Comuni di Amandola, Montefortino, Montelparo e Monsampietro Morico”.

 

In alcune giornate, il gruppo dei volontari è riuscito a garantire due squadre di soccorso per Fermo e altrettante per il comprensorio dei Sibillini. Complessivamente sono stati effettuati 70 interventi a Fermo, più 10 missioni ad Arquata del Tronto, 3 a Montefortino, 3 ad Amandola, 1 a Montemonaco, 3 a Montelparo e 7 a Monsampietro Morico.

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