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giovedì 28 febbraio 2019
Con la consegna delle chiavi delle città di Fermo e Porto San Giorgio ha preso il via oggi Baraonda il Carnevale

Più di 500 alunni delle scuole delle due città nella piazza di Capodarco

Ha preso ufficialmente oggi il via, giorno di Giovedì grasso, Baraonda, il carnevale delle Città di Fermo e Porto San Giorgio, con la direzione artistica di Proscenio Teatro ed il coordinamento di Marco Renzi.
 
Una tradizione importante nella storia di Fermo quella del Carnevale che si rinnova ogni anno con un calendario di tutto rispetto, ricco come sempre di festa, animazioni, musica, appuntamenti nei quartieri, con grande coinvolgimento delle associazioni e dei residenti stessi.
 
Una tradizione così sentita da ormai più di 30 anni, da quando cioè è stato ripristinato, che è valsa come noto alla città per il secondo anno consecutivo il riconoscimento da parte del Mibact di Carnevale storico.
 
Questa mattina l’avvio del ricco programma in una sempre accogliente, colorata e festosa Piazza del Libertà di Capodarco, che da qualche anno è ormai tradizionale luogo di apertura del Carnevale fermano, con la partecipazione di ben 500 alunni delle scuole delle due città, provenienti rispettivamente: dalla Primaria Capodarco, Salvadori, Lido di Fermo, Infanzia Sapienza, Salvano, Ponte Ente, Infanzia Borgo Costa e Primaria Borgo Rosselli, entrambe di Porto San Giorgio.
 
E’ stato così sancito l’avvio dei festeggiamenti che ha visto gli assessori alla cultura e al turismo di Fermo e Porto San Giorgio, rispettivamente Francesco Trasatti e Elisabetta Baldassarri, consegnare le chiavi delle due città ai rispettivi Re Carnevale (al secolo Luigi Palloni per Fermo e Roberto Luciani per Porto San Giorgio), derisi da un’agguerrita Regina Quaresima (Beatrice Bellabarba) che ha detto loro che potranno governare fino a quando non arriverà lei, ovvero mercoledì prossimo.
 
Il tutto accompagnato da musica, animazioni, giochi, con Mengone Torcicolli, marionetta del Fermano che torna sulle scene dopo 160 anni, che ha incontrato Pulcinella. E ancora: Lisetta, Lu Cucà, maschera sangiorgese, balli e l’allegria dei piccoli alunni accompagnati dalle loro insegnanti.
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