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mercoledì 16 ottobre 2019
Al via Fermhamente, il Festival della Scienza

Dal 17 al 20 ottobre. Evento di apertura il 17 con un incontro sulle Città Unesco "Learning Cities"

Quasi 80 eventi in 4 giorni, oltre 20 locations coinvolte, le quattro università marchigiane protagoniste, le scuole del territorio, quasi 100 esperti di scienza, di cui alcuni di caratura internazionale chiamati a tenere convegni, lavoratori, tavole rotonde, exhibit. Torna Fermhamente, il Festival della Scienza di Fermo dai grandi numeri, che lo scorso anno ha sfiorato le 8 mila presenze. La terza edizione, dal 17 al 20 ottobre, promossa dall’Amministrazione Comunale di Fermo – Assessorato alla Cultura e prodotta da Labilia SRL, sotto la direzione scientifica di Andrea Capozucca, avrà come focus e tema “Scienza e Immagine”.

 

«Le immagini sono parte integrante della divulgazione del sapere e da sempre concorrono a costruire e diffondere il pensiero umano – ha detto il Direttore Scientifico del Festival Andrea Capozucca - Sono uno dei modi migliori per rendere la scienza accessibile e comprensibile. Molte immagini della scienza sono ormai parte del modo collettivo di “vedere la scienza”. Il valore dell’immagine è comunicativo, ma soprattutto creativo data la capacità dell’immagine stessa di “illuminare” la mente e “formare” l’idea stessa che nel pensiero scientifico, come in quello artistico, nasce spesso già “figurata” nei suoi aspetti morfologici e strutturali».

 

Il Festival si avvale del sostegno e del contributo della Camera di Commercio delle Marche, della collaborazione delle locali scuole superiori, del Conservatorio Pergolesi di Fermo, delle Università di Camerino, Macerata, Urbino e dell'Università Politecnica delle Marche, e della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “San Domenico” di Fermo. Tantissime le collaborazioni attivate: quella con Palermo e Torino, assieme a Fermo uniche learning city Unesco in Italia; quella con i poli museali scientifici il Museo del Balì di Saltara (PU) e Città della Scienza di Napoli; quella con il Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze fondato da Piero Angela e con la Polizia Scientifica; quella con Focus Junior, CON PRISMA, con il FAI e con tanti uomini e donne di scienza che ogni giorno operano nelle più importanti realtà scientifiche italiane e internazionali. Gli appuntamenti completamente dedicati alle scuole, quelli che mettono in contatto i giovani del territorio con chi della scienza ha fatto il proprio lavoro, le attività aperte a tutti e pensate per le famiglie, gli spettacoli che attraverso l’arte aprono finestre di riflessione sui perché scientifici.

 

In questi quattro giorni, infatti, Fermo diventa una città STEAM acronimo di Science, Tecnhnology, Engineering, Art, Mathematics: un approccio basato su un dialogo aperto e una forte interazione tra il mondo scientifico e il mondo dell’arte, che diventa strumento di riflessione critica, approccio e conoscenza.

 

«Torna per la terza edizione un Festival che sta crescendo sempre più ed in cui crediamo per le sue grandi potenzialità - ha detto il vice sindaco e Assessore alla cultura di Fermo Francesco Trasatti – un festival che vanta un ricco programma di appuntamenti, nomi di spicco del mondo scientifico ed un’organizzazione coordinata da un Comitato Scientifico di tutto rispetto, composto da esperti e autorità autorevoli del mondo accademico. Un Festival che coinvolge le nostre scuole e le Università delle Marche, a dimostrazione della vocazione della Città di Fermo, Learning City dell’Unesco, per la formazione, l’educazione e l’istruzione, per cui sviluppare il tema della scienza è significativo e connaturato alla storia, alla tradizione e al futuro della Città».

 

IL MONDO DELLA SCIENZA SI DÀ APPUNTAMENTO A FERMO. I GRANDI NOMI DI FERMHAMENTE

 

In quattro giorni a Fermo si riuniscono alcune delle realtà e dei nomi più importanti del mondo scientifico italiano e internazionale. Un palmarès di eccellenze che raggiungono la città marchigiana per portare a Fermhamente un contributo fondamentale per la ricchezza scientifica della proposta festivaliera.

 

Sfogliando il programma, infatti, non si può non notare la presenza dei professori Silvano Cavallina e Stefano Marcellini del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze voluto fortemente da Piero Angela e da un importante gruppo di scienziati. Il tema della conferenza di domenica 20 ottobre alle ore 17.30 sarà “Ci posso credere? L’approccio scientifico per orientarsi sul sentito dire”, un appuntamento per conoscere il modo in cui procede la scienza e smascherare ciò che scienza non è.

 

Altro nome di certo rilievo e interesse è quello del professore associato di Fisica presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Filippo Martelli. Membro della collaborazione internazionale LIGO-Virgo che nel 2016 ha annunciato la prima rivelazione delle onde gravitazionali, scoperta che ha portato all’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica 2017 e per la quale è stato insignito, con gli altri membri della collaborazione, dello “Special Breakthrough Prize in Fundamental Physics”, un premio equivalente al Nobel, finora assegnato solo tre volte, e del “Gruber Cosmology Prize 2016”.

 

Tra i nomi illustri del festival c’è poi anche uno dei piu’ grandI espertI di OGM. Si tratta del Professor Roberto Defez che dirige il laboratorio di biotecnologie microbiche all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli. Al centro della sua conferenza al Teatro dell’Aquila, il tema della scoperta scientifica come motore utile a cambiare l’Italia, a partire dal suo libro “Scoperta”, una fotografia al nostro Paese.

 

Ad arricchire ulteriormente il palmarés c’è anche il Dott. Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore nonché membro del comitato scientifico del Festival. è giornalista scientifico e scrittore. Socio fondatore della Fondazione IDIS-Città della Scienza di Napoli; fondatore del Master in comunicazione della scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e del Master sulla Comunicazione della Scienza e della Innovazione Sostenibile presso l’Università di Milano Bicocca; membro del Gruppo di lavoro del MIUR per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, presieduto da Luigi Berlinguer; membro del consiglio scientifico della Fondazione Symbola, direttore della rivista Scienza&Società edita dal Centro Pristem dell’università Bocconi di Milano, direttore della rivista on line Scienza e condirettore del web journal Scienzainrete; coautore e responsabile scientifico di programmi televisivi per la RAI. Queste solo alcune delle tante declinazioni del suo sterminato curriculum.

  

FERMO, TORINO, PALERMO, FERMHAMENTE CHIAMA A RACCOLTA LE LEARNING CITY ITALIANE

 

Fermo, Torino, Palermo. Cosa hanno in comune queste tre città chilometricamente così distanti tra loro? Il lungo weekend di Fermhamente si apre giovedì con il primo dei grandi appuntamenti che contraddistinguono questa edizione del festival dal tema “Scienza e immagine” e lo fa proprio creando connessioni con le altre due città italiane. Assieme a Fermo infatti Torino e Palermo sono le uniche città nominate dall’Unesco come “Learning City” ossia “Città dell’apprendimento”. Oltre 200 in tutto il mondo, hanno tra gli obiettivi principali quelli di rivitalizzare l'apprendimento nelle famiglie e nelle comunità, facilitare l'apprendimento nei luoghi di lavoro, estendere l'uso delle moderne tecnologie per l'apprendimento, migliorare la qualità e l'eccellenza per l'apprendimento, coltivare una cultura dell'apprendimento per tutta la vita.

 

Proprio per questo, Fermhamente, che sposa gli obiettivi Unesco, ha deciso di inaugurare l’edizione con l’appuntamento “Fermo Città Unesco” (giovedì 17, ore 17, Aula Magna dell’Istituto di Mediazione Linguistica). Protagonisti dell’appuntamento, che vedrà la partecipazione delle massime autorità cittadine, del Direttore Scientifico del Festival, Andrea Capozucca, saranno l'architetto Pier Giorgio Turi per Torino Learning City e il prof. Aurelio Angelini in rappresentanza della città di Palermo, nonché le delegazioni dalle altre città marchigiane titolari di un riconoscimento Unesco e cioè Urbino, Pesaro e Fabriano. La tavola rotonda verterà sul tema “Il contributo delle Learning City all'immagine dell'Italia nel mondo” e sarà moderata dal prof. Carlo Nofri, Coordinatore del Comitato Scientifico di Fermo Learning City Unesco. L'incontro propone una declinazione metaforica del concetto di immagine e rappresenta una prima occasione di comune riflessione sugli obiettivi delle città italiane dell'apprendimento, sulle prospettive di future collaborazioni, nonché sulla possibile realizzazione di una rete marchigiana tra città Unesco.

 

 

LA TAVOLA ROTONDA DEL COMITATO SCIENTIFICO: SCIENZA E IMMAGINE

 

E se l’appuntamento di giovedì mette al centro le città che hanno fatto dell’apprendimento il proprio baluardo, la tavola rotonda del venerdì (ore 18, Sala dei Ritratti) mette in circolo le idee di chi la formazione la fa ogni giorno ed è il motore propulsivo di Fermhamente, il suo comitato scientifico. A partire dal tema “Comunicare la Scienza: il ruolo dell’immagine e dell’immaginario”, si svilupperà una riflessione posta a fondamento della quattro giorni fermana. Parteciperanno alla Tavola Rotonda, moderata da Luigi Amodio (direttore di Città della Scienza di Napoli), alcuni membri del Comitato Scientifico del Festival tra i quali Pietro Greco (scrittore e giornalista scientifico), Roberto Defez (direttore del laboratorio di biotecnologie microbiche all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Napoli), Andrea Parlangeli (fisico, giornalista e caporedattore del mensile Focus), Giovanni Torchia (biologo marino, Project Manager Senior e Project Director presso la Golder Associates), Anna Ascenzi (professoressa ordinaria di Storia dell’educazione e

 

della letteratura per l’infanzia dell’Università di Macerata), Filippo Martelli (professore associato di Fisica dell’Università di Urbino e fondatore dell’equipe di ricerca “Virgo”), Emanuele Frontoni (professore di Informatica e di Computer Vision dell’Università Politecnica delle Marche), e Francesco Petretti (biologo dell’Università di Camerino ed esperto naturalista del programma Geo&Geo), e altri ospiti tra i quali Sarah Pozzoli (direttrice di Focus Junior, media partner del Festival). Interverranno, tramite un contributo videoregistrato, anche Silvia Benvenuti (professoressa associata di Matematiche Complementari dell’Università di Bologna e divulgatrice) e Roberto Natalini (direttore del CNR), anch’essi membri del Comitato Scientifico di FermHAmente.

 

Oltre alla tavola rotonda, le quattro università delle Marche saranno protagoniste di numerosissimi e interessantissimi laboratori e conferenze.

 

 

I LABORATORI PER LE SCUOLE. FOCUS JUNIOR, POLIZIA SCIENTIFICA, MUSEO DEL BALì, CITTA’ DELLA SCIENZA E MOLTO ALTRO

Il venerdì e il sabato mattina sono interamente dedicati ai ragazzi delle scuole che potranno scegliere di partecipare a numerosissimi laboratori. Tra i tanti, sicuramente da segnalare quello a cura della redazione Mondadori di Focus Junior presso l’Oratorio di S. Domenico che si terrà nella sola giornata del venerdì. Un vero e proprio lab di giornalismo per capire come si scrive una notizia, come si organizza una redazione, come riconoscere le fake news e consultare le fonti, nonché come definire una veste grafica accattivante. 

 

Dal giornalismo scientifico alla Polizia scientifica il passo è breve. Infatti tra le attività proposte agli studenti ci sarà anche il laboratorio presso il BUC Machinery sull’importanza delle immagini sulla scena del crimine. L’analisi dei luoghi e delle persone coinvolte, l’identificazione degli autori, la ricostruzione di un evento, la ricerca ed identificazione di tracce, sono alcune delle attività che verranno presentate in forma laboratoriale e che consentono alla Polizia Scientifica di ricostruire e documentare un evento criminoso assicurando le fonti di prova all’autorità giudiziaria.

 

“Occhio all’occhio” è invece il laboratorio che il Museo del Balì di Saltara (PU) terrà presso il Palazzo dei Priori. L’eccellenza marchigiana in qualità di polo museale scientifico, porterà un lab che ha al centro il funzionamento dell’occhio umano esperito attraverso una camera stenopeica che permetterà di comprendere e sperimentare il ruolo della pupilla e della retina.

 

Anche Città della Scienza di Napoli sarà presente al festival con “Perché si vede ciò che s vede”, un laboratorio per comprendere il meccanismo della visione, un gioco a tre tra l’oggetto che si sta guardando, la luce che proviene dall’oggetto, e il nostro cervello-mente che interpreta ciò che vede o che crede di vedere.

 

 

LA SCIENZA CHE FORMA, LA SCIENZA CHE PRODUCE. LE AZIENDE INCONTRANO LE SCUOLE

 

I ragazzi delle scuole sono i protagonisti di Fermhamente. Lo sono perché a loro sono dedicati momenti, laboratori, spettacoli. Lo sono perché a partire dalla loro formazione e dalla loro curiosità, si sviluppa quel tessuto produttivo che è il motore del Paese di domani. Proprio per questo, venerdì 18 alle 9 presso il Teatro dell’Aquila, si svolgerà la conferenza “Humanchine? Scienza e immagine nella vita del futuro”, che vedrà protagonisti Franco Amicucci, owner e founder Amicucci Formazione (Skilla.com), Michela Pietracci, Presidente Associazione Italiana Arbitri sezione di Fermo, Massimiliano Di Paolo, Direttore Generale di Compagnia delle Opere Marche Sud, Sara Moccia, Postdoctoral Resarcher VRAI – Vision, Robotic, Artificial Intelligence UNIVPM, Lucia Migliorelli, PHD Student VRAI – Vision, Robotic, Artificial Intelligence UNIVPM. Il momento Innwork si svilupperà con un doppio momento dedicato a ricerca, innovazione, futuro e lavoro in una società in cui Scienza e Immagine hanno un ruolo sempre più decisivo. All’incontro a teatro infatti, seguirà, per i primi prenotati, un momento di dialogo diretto con i relatori, per approfondire quanto ascoltato, fare domande, raccontarsi e magari chiedere suggerimenti sui propri percorsi professionali. 

 

La presenza al festival di realtà che hanno fatto della scienza il proprio lavoro, però, non si esaurisce con il solo progetto Innwork. Altre realtà quali Haello, presente con un laboratorio e un Caffè Scientifico, Neuco con due conferenze e Talent con un exhibit e un laboratorio, porteranno al festival la propria esperienza di realtà giovani e produttive.

 

 

FERMO, LA CITTÀ STEAM PER LE FAMIGLIE E PER TUTTI

 

Per quattro giorni, dal 17 al 20 ottobre, Fermo si munisce di microscopio, formule matematiche e attrezzature da laboratorio e si trasforma in “Città STEAM”, ovverosia città dove attraverso l’interdisciplinarietà, famiglie, studenti, bambini sperimentano, in prima persona, alcuni dei più interessanti fenomeni scientifici esistenti. Protagonista di questa alchimia è Fermhamente, il festival della “scienza ogni giorno” organizzato per il terzo anno consecutivo dell’Amministrazione Comunale di Fermo, prodotto da Labilia e la direzione scientifica del Professor Andrea Capozucca.

Quasi 80 gli eventi in programma nella quattro giorni quest’anno con tema “Scienza e immagine”, tutti accomunati dallo stesso approccio, riassunto nell’acronimo STEAM (Science, Tecnhnology, Engineering, Art, Mathematics): un approccio basato su un dialogo aperto e una forte interazione tra il mondo scientifico e il mondo dell’arte, che diventa strumento di riflessione critica, approccio e conoscenza.

 

Se il venerdì e il sabato mattina sono giornate esplicitamente dedicate alle scuole (ma anche aperte al pubblico su prenotazione e fino a esaurimento posti), il sabato pomeriggio e l’intera giornata di domenica sono, come da formula perfetta, interamente pensate per le famiglie e per il pubblico.

 

Nella sola domenica, 13 conferenze a partire dal mattino, cinque spettacoli, 23 tra laboratori, exhibit e mostre. Il tutto si svolge nelle 23 location del centro storico fermano, tutte rigorosamente al chiuso così da garantire sempre lo svolgimento delle attività anche in caso di pioggia.

 

Un programma fitto e gratuito che permetterà agli appassionati di scienza e ai curiosi, così come a genitori e bambini, di fruire assieme di momenti di conoscenza divertenti e giocosi, capaci per un verso di stimolare la curiosità e l’approfondimento delle materie scientifiche, e per un altro di incentivare la condivisione sana del tempo e della conoscenza.

 

 

LA SCIENZA CHE SI FA ARTE O L’ARTE CHE SI FA SCIENZA?

 

Si scrive STEAM (Science, Tecnhnology, Engineering, Art, Mathematics) e si legge dialogo aperto e interattivo tra il mondo scientifico e il mondo dell’arte, che diventa strumento di riflessione critica, approccio e conoscenza. Con Fermhamente, Fermo è per quattro giorni una Città STEAM e, come tale, ospita numerose attività artistiche, momenti di riflessione che si rivelano vera e propria indagine scientifica svolta attraverso attività umane spesso interpretate in opposizione alla scienza in quanto fortemente creative.

 

Tra i nomi in programma, spicca quello di Paola Tassetti, artista italiana che lavora nell’ambito della ricerca del paesaggio sviscerando e associando ad esso l’anatomia umana con diari, disegni, installazioni site-specific, performance, pitture surreali, collage digitali, arte digitale, pittura materica, serigrafia, raccolta, classificazione ed essiccazione di erbe Autoctone. L’artista terrà una conferenza dal titolo “De Plantarium Causis” presso la sala convegni delle Grandi Cisterne, cui si collegherà l’omonima mostra realizzata in collaborazione con il FAI di Fermo.

 

Sempre a sua firma e con il sostegno del Fondo Ambiente Italiano, anche il laboratorio “Acta Plantarum”, un "laboratorio conviviale", banchetto solenne tra botanica e materia come celebrazione della coesistenza di due mondi, quello antropico da una parte e quello organico dall’altra, mettendo così in evidenza lo scambio tra corpo e natura.

 

Anche la musica vuole la sua parte tra le arti contemplate dal festival. Sarà il musicista, compositore, direttore musicale, tecnico del suono, sound designer e produttore Juri Gianluca Ricotti a condurre la conferenza dal titolo “L’immagine della musica” e la masterclass (unico evento a pagamento del festival) di audio recording. Uno dei più importanti sound engineer italiani, Ricotti ha lavorato con Bocelli, Morricone, Britney Spears, i Queen, il Volo e numerosi altri numeri uno della musica internazionale.

 

Musica, arte figurativa e scultura. Paolo Mazzuferi artista che sioccupa di geometria sintetica utilizzando metodi di indagine che privilegiano l’approccio diretto con le forme tridimensionali, realizza sculture a partire dalla geometria. Oltre alla sua mostra “Uno spettacolo in geometria”, una conferenza sulla “Geometria descrittiva”, chiave narrativa per arrivare a comprendere le sue opere.

 

E anche la magia e l’illusionismo sono arti, se ben fatte ed efficacemente spiegate. Proprio per questo, Fermhamente ospita anche Lorenzo Berdini, Presidente dell’Associazione Maghi del fermano, che nel suo spettacolo “La magia dell’acqua” si concentra sull’elemento liquido per sviluppare un percorso tra scienza e magia. Sarà sempre lui poi a condurre il laboratorio Matemagica, partire dai numeri per scoprire giochi divertenti.

 

programma su: www.fermhamente.it

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