Città di Fermo

Comunicati Stampa

Cinque punti di raccolta per gli oli esausti
Data pubblicazione : 08 aprile 2013
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Il comune di Fermo ha avviato in questi giorni il servizio di raccolta differenziata degli oli vegetali esausti derivanti dalle fritture domestiche e dalla conservazione dei cibi. Il servizio esisteva già: l’olio veniva raccolto solo presso il Centro di Raccolta di contrada San Martino.

Per venire incontro alle richieste dei cittadini saranno posizionate entro questa settimana stazioni di raccolta in cinque zone della città così da evitare lunghi spostamenti a coloro che avessero intenzione di effettuare la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti. Il servizio di raccolta è stato affidato alla ditta Adriatica Oli, che opera da tempo nelle Marche e in Abruzzo. I cinque punti dove i cittadini possono recarsi per il conferimento del rifiuto sono:

  1. via Mannocchi - nei pressi della piscina comunale
  2. Santa Caterina - via Raffaele Lucchi
  3. Santa Petronilla - isola ecologica via Giammarco
  4. Marina Palmense - isola ecologica nei pressi della Carifermo
  5. Capodarco - isola ecologica sotto la chiesa

“Il problema degli oli vegetali esausti - sottolinea Elmo Tappatà, assessore all’Ambiente - è di grande impatto ambientale. Non abbiamo più scusanti: noi tutti dobbiamo dimostrare quanto teniamo alla nostra terra e soprattutto al nostro mare. Il conferimento va effettuato in maniera corretta”. Quando si getta l’olio della frittura nelle tubature di scarico, questo va a finire direttamente in mare, passando anche i filtri delle fognature e inquinando un milione di litri di acqua per litro di olio. Per evitare questo scempio basta seguire delle semplici regole: una volta preparata la pietanza, aspettare che l’olio si raffreddi e, raggiunta una bassa temperatura, aiutandosi con un imbuto, inserirlo anche in una normale bottiglia di plastica. Riempito il contenitore, basta recarsi presso uno dei punti di raccolta e svuotarlo facilmente. Sono stati distribuiti kit per la raccolta e le nuove utenze si possono rivolgere all’Asite per ottenere i contenitori. Possono essere conferiti inoltre gli oli derivanti dalle scatolette di tonno, dai sottolio e dai fondi di cottura. “Speriamo che questi passi – conclude Tappatà – siano solo l’inizio verso la formazione di una coscienza ambientale collettiva e la realizzazione di tanti altri progetti di stampo ecologico gestiti da comuni sempre più virtuosi”.

 

Fermo, 8 aprile 2013                                                               

Ufficio Comunicazione

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