Città di Fermo

Comunicati Stampa

Progetto di Ricerca UP-TECH. La sperimentazione di un sistema integrato di servizi nell'ambito della continuità dell'assistenza
Data pubblicazione : 11 ottobre 2013

 “UP-TECH” è un progetto di ricerca sperimentale, finanziato dalla Regione Marche tramite le risorse del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze e sviluppato, su indicazioni del Dipartimento Regionale per la salute e i servizi sociali, dall'Istituto Nazionale di Ricovero e Cura degli Anziani (INRCA) in collaborazione con i Distretti Sanitari ASUR e gli Ambiti Territoriali Sociali di Pesaro, Ancona, Fermo, Macerata e San Benedetto del Tronto.

Il progetto ha due obiettivi principali: migliorare la qualità di vita dei caregiver familiari di persone affette da Malattia di Alzheimer e promuovere la permanenza a domicilio dei pazienti.

I destinatari primari degli interventi di UP-TECH non sono quindi i soli pazienti, ma anche i loro familiari che a causa dello stress e del burden quotidiano collegato alle attività di assistenza, sono esposti ad un elevato rischio di eventi avversi. UP-TECH è strutturato secondo criteri scientifici che ha attualmente arruolato nel territorio del Distretto n. 2 di Porto San Giorgio e Ambito Territoriale Sociale XIX di Fermo 90 coppie composte da pazienti con Malattia di Alzheimer e relativi caregiver familiari (per un totale di 438 famiglie in tutta la Regione Marche) in un intervento complesso della durata di 12 mesi.

Grazie al progetto sono stati assunti per ogni distretto due assistenti sociali e coinvolti cinque infermieri per l'erogazione di assistenza domiciliare integrativa. Sono in corso di sperimentazione nuove strumentazioni di tecnologia assistiva per la sicurezza in ambito domestico in un sottocampione di famiglie.

La presa in carico dell'assistente sociale prevede sessioni periodiche di counselling individuale, controlli telefonici regolari, la formazione del familiare sulla gestione dello stress ed alcuni elementi pratici per la gestione assistenziale del paziente, prestazioni di segretariato sociale, supporto al raccordo con la medicina di famiglia e gli altri servizi sanitari e sociali. Le visite a domicilio effettuate dall’infermiere prevedono, oltre che alla somministrazione di un questionario, l’addestramento del caregiver sulle modalità di assistenza del paziente, l’alimentazione, la gestione del trattamento farmacologico, l’ergonomia dell’ambiente domestico e la gestione dello stress. L’intervento di tecnologia assistiva prevede l’istallazione di comuni device tecnologi già diffusi e commercializzati, semplici da usare e che non richiedono di elevata expertise tecnica per l’istallazione e la manutenzione. Tra questi device vi sono: sensori per rilevare eventuali uscite dal domicilio, cadute notturne, gas e perdite di acqua, luci notturne automatiche, sensori per aperture improprie delle finestre.

Al di là delle attività dirette sul campo, il progetto ha consentito la creazione di un software per la gestione del percorso assistenziale dei pazienti con Alzheimer, che in futuro potrebbe potenzialmente servire quale registro regionale di patologia. Tra le prossime attività previste, una convenzione con il Centro Servizi del Volontariato Regionale consentirà l'avvio di iniziative co-progettate dai servizi dell'Ambito Territoriale Sociale, ASUR, INRCA e Associazioni, quali gruppi di mutuo aiuto, trasporti sociali e corsi di formazione per familiari.

 

 

 

 

Fermo, 11 ottobre 2013                                             

Ufficio Comunicazione

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